Etna Rosso DOC

LE SABBIE DELL’ETNA ROSSO

Le Sabbie dell’Etna Rosso è, insieme alla sua variante in bianco, il capostipite della produzione pluridecennale di Firriato sull’Etna. I vini della Tenuta di Cavanera Etnea sono elitari per nascita e vocati all’esclusività. Etichette pensate e dedicate ai winelover più esigenti. Le Sabbie dell’Etna Rosso si rivela al calice con un delizioso e complesso bouquet con note di cannella, pepe nero, ribes nero e ciliegia sotto spirito. Solo lo straordinario terroir del versante nord dell’Etna, alle pendici del più grande vulcano attivo d’Europa, poteva generare questo vino di grande personalità.

Etna Rosso DOC

LE SABBIE DELL’ETNA ROSSO

Le Sabbie dell’Etna Rosso è, insieme alla sua variante in bianco, il capostipite della produzione pluridecennale di Firriato sull’Etna. I vini della Tenuta di Cavanera Etnea sono elitari per nascita e vocati all’esclusività. Etichette pensate e dedicate ai winelover più esigenti. Le Sabbie dell’Etna Rosso si rivela al calice con un delizioso e complesso bouquet con note di cannella, pepe nero, ribes nero e ciliegia sotto spirito. Solo lo straordinario terroir del versante nord dell’Etna, alle pendici del più grande vulcano attivo d’Europa, poteva generare questo vino di grande personalità.

Le Contrade

La natura microbiologica e microchimica delle colate laviche differisce molto nel suo concentrato di elementi, non solo in corrispondenza di una specifica fascia temporale durante la quale ha avuto luogo l’attività magmatica, ma anche funzionalmente a una determinata zona del vulcano interessata dai fenomeni eruttivi. Da ciò ne scaturisce un quadro pedologico assai variegato e di conseguenza una dotazione di microelementi molto variegata, che tanto in viticoltura come in enologia, assicura una molteplice lettura dello stesso Terroir di appartenenza. Ciò sta a significare, che è possibile che uno stesso vitigno possa dare luogo a vini completamente diversi a seconda delle aree, meglio chiamate e conosciute come, “contrade” dove sono ubicati i vigneti. Le vigne dell’azienda sono ripartite su 12 Contrade, con caratteristiche pedoclimatiche molto differenti che permettono di sostentare una produzione variegata e sempre d’eccellenza.

 

ZONA DI PRODUZIONE

Castiglione di Sicilia - Randazzo

ALTIMETRIA

da 590 - 720 mt

ESPOSIZIONE

Nord / Nord - Est

ANNATE

La vendemmia 2020 sul versante nord-orientale del Vulcano è stata regolare, grazie ad un andamento climatico che ha registrato temperature al di sotto della media stagionale (unica eccezione la prima decade di agosto) e abbondanti precipitazioni che ne hanno leggermente posticipato la fase di maturazione e di raccolta. Le escursioni termiche – particolarmente accentuate, specie nel periodo primaverile – hanno poi determinato una qualità particolarmente alta delle uve garantendo ai vini profili aromatici intensi e complessi. Le uve di Nerello Mascalese, raccolte nella prima settimana di ottobre, hanno registrato una più lenta maturazione con un buon accumulo di sostanze aromatiche.

L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media. Durante il processo di maturazione si è registrato un innalzamento del livello di zuccheri e della componente dei precursori degli aromi nelle uve grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tali evidenze attribuiscono all’annata caratteristiche di ottimo equilibrio tra la componente olfattiva (aromi) e gustativa (rapporto alcol/freschezza).Le uve rosse di Nerello Mascalese per i vini rossi, hanno registrato una più lenta maturazione ed hanno goduto di importanti escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo anche in questo caso l’accumulo delle sostanze polifenoliche. Le operazioni di raccolta sono iniziate con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto all’annata precedente. Il vino si presenta dal colore rosso brillante, note speziate e minerali equilibrato, armonioso dotato di tannini soavi.

L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del maltempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali. Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto.

Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. La vendemmia delle varietà a bacca rossa è iniziata nella terza decade di ottobre. Si prospetta un rosso dal colore più brillante e le note speziate, merito delle temperature più basse, a configurare un corredo aromatico di grande finezza.

L’annata vitivinicola 2017 è stata caratterizzata da un autunno e da un inverno mediamente freschi e da una primavera praticamente quasi asciutta. Da febbraio, ad eccezione di qualche precipitazione caduta in aprile, praticamente non è mai piovuto. L’estate, a partire già dal mese di giugno, è stata caldissima, con alti valori termici, che hanno segnato i loro picchi tra gli ultimi giorni di luglio e la prima decade di agosto con temperature massime anche di 45-46°C. La vendemmia è risultata mediamente anticipata di dieci giorni rispetto alla scorsa annata. Ciò ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini. La vite ha rallentato le sue funzioni e, quando a metà settembre sono arrivate le piogge abbondanti, ha completato la sua maturazione. Dopo le piogge il tempo è volto al bello e la vendemmia si è conclusa alla perfezione registrando alti livelli di qualità nelle uve. Ci si prospettano rossi di buona concentrazione, fragranti e fruttati.

In termini quantitativi siamo in linea con l’annata 2015 ma a livello qualitativo i vini ottenuti sono  bianchi molto aromatici con un’eccellente acidità. il Nerello Mascalese ha rivelato colori brillanti, senza eccessi alcol; le basi per metodo classico hanno un tenore in acido malico più alto rispetto l’annata 2015. Periodo di raccolta del Nerello Mascalese e del Nerello Cappuccio: 2° metà di Ottobre.

L’inverno è stato rigido con abbondanti precipitazioni , Anche la primavera è stata molto piovosa con temperature al di sotto della media stagionale, questo ha portato a un germogliamento più tardivo. Ottima è stata la ripresa vegetativa le alte temperature di Maggio e Giugno hanno sfruttato per una splendida fioritura seguita da una ottima allegagione. La grandinata che si è abbattuta il 9 giugno ha riportato fortunatamente pochi danni limitati alla vegetazione. A livello sanitario l’annata si è presentata con ottima, con uve sane, senza attacchi parassitari. Le abbondanti piogge di agosto e l’abbassamento delle temperature ha fatto pensare ad una vendemmia difficile, invece hanno creato una riserva di acqua che ha permesso di arrivare a settembre con una buona vitalità nelle piante. In generale è stata un’annata molto interessante con un livello qualitativo molto alto.

L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, premettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva).

L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale: la vendemmia è stata ritardata di due settimane. Data di raccolta: 20 ottobre.

L’andamento del ciclo vegetativo della vite, nel periodo della fioritura e dell’allegagione, ha avuto un decorso normale. Non vi sono state anomalie durante le fasi d’invaiatura e di maturazione. La vendemmia, per le varietà bianche precoci, è iniziata in anticipo rispetto alla precedente campagna. Lucifero, Caronte e gli altri anticicloni africani di quest’estate sono stati una manna dal cielo per la vendemmia, “un’annata eccezionale dal punto di vista della qualità”. Quest’anno il caldo ne ha anticipato l’inizio, le alte temperature hanno avuto anche il merito di migliorare la qualità del vino che berremo: il caldo porta un effetto di disidratazione nell’uva, che fa evaporare l’acqua, concentrando gli acidi e gli zuccheri, dando vita a vini profumati. Data di raccolta : 15 Ottobre.

Le condizioni climatiche registrate durante il corso dell’annata sono state abbastanza stabili: l’inverno è stato caratterizzato da temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti; le piogge invece sono state abbondanti nei mesi primaverili predisponendo al meglio la vigna. La vendemmia è stata effettuata manualmente tra la II e la III decade di ottobre e ha registrato un calo di produzione del 15% per le ridotte dimensioni del grappolo ma, dal punto di vista della qualità, l’annata è stata eccellente. La fermentazione, in vasche di acci aio inox termocontrollate, è durata 14 giorni; il vino è stato conservato in barrique di rovere per circa 6 mesi e ha continuato l’affinamento in bottiglia per 2 mesi.

Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha rischiato di compromettere la nota perfezione dei frutti ma l’intervento di propizie precipitazioni alla fine di settembre ha mantenuto alta la qualità delle uve. Il periodo pre vendemmiale è stato caratterizzato da temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e piogge abbondanti, che hanno ritardato di qualche giorno l’inizio della vendemmia a causa della maturazione lenta delle uve. Le operazioni di raccolta delle varietà di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio sono iniziate all’inizio del mese di Ottobre e sono state effettuate a mano dai contadini dell’Etna

Il germogliamento delle piante ha subito un ritardo rispetto alle annate precedenti per via dell’andamento climatico favorevole del 2009. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.

È stata un’annata abbastanza buona, iniziata con un clima favorevole al germogliamento della pianta, anticipato rispetto alle stime annali, e terminata con qualche rallentamento in primavera a causa delle copiose precipitazioni, che hanno compromesso la crescita della pianta preservandone la sanità. I mesi estivi hanno regalato un clima caldo e umido, permettendo la perfetta maturazione delle uve.

Non è stata un’ottima annata a causa delle condizioni climatiche non stabili, con scarse precipitazioni nei mesi invernali ed abbondanti in primavera. Ne ha risentito molto la produzione in termini quantitativi, con un calo del 35% rispetto all’annata precedente. Altro fattore determinante alla scarsezza produttiva di questa vendemmia, iniziata il 15 ottobre, è stato l’attacco di peronospera in fase di allegagione. Tuttavia la qualità delle uve, e del vino prodotto successivamente, è stata eccellente.

La vendemmia 2020 sul versante nord-orientale del Vulcano è stata regolare, grazie ad un andamento climatico che ha registrato temperature al di sotto della media stagionale (unica eccezione la prima decade di agosto) e abbondanti precipitazioni che ne hanno leggermente posticipato la fase di maturazione e di raccolta. Le escursioni termiche – particolarmente accentuate, specie nel periodo primaverile – hanno poi determinato una qualità particolarmente alta delle uve garantendo ai vini profili aromatici intensi e complessi. Le uve di Nerello Mascalese, raccolte nella prima settimana di ottobre, hanno registrato una più lenta maturazione con un buon accumulo di sostanze aromatiche.

L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media. Durante il processo di maturazione si è registrato un innalzamento del livello di zuccheri e della componente dei precursori degli aromi nelle uve grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tali evidenze attribuiscono all’annata caratteristiche di ottimo equilibrio tra la componente olfattiva (aromi) e gustativa (rapporto alcol/freschezza).Le uve rosse di Nerello Mascalese per i vini rossi, hanno registrato una più lenta maturazione ed hanno goduto di importanti escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo anche in questo caso l’accumulo delle sostanze polifenoliche. Le operazioni di raccolta sono iniziate con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto all’annata precedente. Il vino si presenta dal colore rosso brillante, note speziate e minerali equilibrato, armonioso dotato di tannini soavi.

L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del maltempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali. Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto.

Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. La vendemmia delle varietà a bacca rossa è iniziata nella terza decade di ottobre. Si prospetta un rosso dal colore più brillante e le note speziate, merito delle temperature più basse, a configurare un corredo aromatico di grande finezza.

L’annata vitivinicola 2017 è stata caratterizzata da un autunno e da un inverno mediamente freschi e da una primavera praticamente quasi asciutta. Da febbraio, ad eccezione di qualche precipitazione caduta in aprile, praticamente non è mai piovuto. L’estate, a partire già dal mese di giugno, è stata caldissima, con alti valori termici, che hanno segnato i loro picchi tra gli ultimi giorni di luglio e la prima decade di agosto con temperature massime anche di 45-46°C. La vendemmia è risultata mediamente anticipata di dieci giorni rispetto alla scorsa annata. Ciò ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini. La vite ha rallentato le sue funzioni e, quando a metà settembre sono arrivate le piogge abbondanti, ha completato la sua maturazione. Dopo le piogge il tempo è volto al bello e la vendemmia si è conclusa alla perfezione registrando alti livelli di qualità nelle uve. Ci si prospettano rossi di buona concentrazione, fragranti e fruttati.

In termini quantitativi siamo in linea con l’annata 2015 ma a livello qualitativo i vini ottenuti sono  bianchi molto aromatici con un’eccellente acidità. il Nerello Mascalese ha rivelato colori brillanti, senza eccessi alcol; le basi per metodo classico hanno un tenore in acido malico più alto rispetto l’annata 2015. Periodo di raccolta del Nerello Mascalese e del Nerello Cappuccio: 2° metà di Ottobre.

L’inverno è stato rigido con abbondanti precipitazioni , Anche la primavera è stata molto piovosa con temperature al di sotto della media stagionale, questo ha portato a un germogliamento più tardivo. Ottima è stata la ripresa vegetativa le alte temperature di Maggio e Giugno hanno sfruttato per una splendida fioritura seguita da una ottima allegagione. La grandinata che si è abbattuta il 9 giugno ha riportato fortunatamente pochi danni limitati alla vegetazione. A livello sanitario l’annata si è presentata con ottima, con uve sane, senza attacchi parassitari. Le abbondanti piogge di agosto e l’abbassamento delle temperature ha fatto pensare ad una vendemmia difficile, invece hanno creato una riserva di acqua che ha permesso di arrivare a settembre con una buona vitalità nelle piante. In generale è stata un’annata molto interessante con un livello qualitativo molto alto.

L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, premettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva).

L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale: la vendemmia è stata ritardata di due settimane. Data di raccolta: 20 ottobre.

L’andamento del ciclo vegetativo della vite, nel periodo della fioritura e dell’allegagione, ha avuto un decorso normale. Non vi sono state anomalie durante le fasi d’invaiatura e di maturazione. La vendemmia, per le varietà bianche precoci, è iniziata in anticipo rispetto alla precedente campagna. Lucifero, Caronte e gli altri anticicloni africani di quest’estate sono stati una manna dal cielo per la vendemmia, “un’annata eccezionale dal punto di vista della qualità”. Quest’anno il caldo ne ha anticipato l’inizio, le alte temperature hanno avuto anche il merito di migliorare la qualità del vino che berremo: il caldo porta un effetto di disidratazione nell’uva, che fa evaporare l’acqua, concentrando gli acidi e gli zuccheri, dando vita a vini profumati. Data di raccolta : 15 Ottobre.

Le condizioni climatiche registrate durante il corso dell’annata sono state abbastanza stabili: l’inverno è stato caratterizzato da temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti; le piogge invece sono state abbondanti nei mesi primaverili predisponendo al meglio la vigna. La vendemmia è stata effettuata manualmente tra la II e la III decade di ottobre e ha registrato un calo di produzione del 15% per le ridotte dimensioni del grappolo ma, dal punto di vista della qualità, l’annata è stata eccellente. La fermentazione, in vasche di acci aio inox termocontrollate, è durata 14 giorni; il vino è stato conservato in barrique di rovere per circa 6 mesi e ha continuato l’affinamento in bottiglia per 2 mesi.

Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha rischiato di compromettere la nota perfezione dei frutti ma l’intervento di propizie precipitazioni alla fine di settembre ha mantenuto alta la qualità delle uve. Il periodo pre vendemmiale è stato caratterizzato da temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e piogge abbondanti, che hanno ritardato di qualche giorno l’inizio della vendemmia a causa della maturazione lenta delle uve. Le operazioni di raccolta delle varietà di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio sono iniziate all’inizio del mese di Ottobre e sono state effettuate a mano dai contadini dell’Etna

Il germogliamento delle piante ha subito un ritardo rispetto alle annate precedenti per via dell’andamento climatico favorevole del 2009. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.

È stata un’annata abbastanza buona, iniziata con un clima favorevole al germogliamento della pianta, anticipato rispetto alle stime annali, e terminata con qualche rallentamento in primavera a causa delle copiose precipitazioni, che hanno compromesso la crescita della pianta preservandone la sanità. I mesi estivi hanno regalato un clima caldo e umido, permettendo la perfetta maturazione delle uve.

Non è stata un’ottima annata a causa delle condizioni climatiche non stabili, con scarse precipitazioni nei mesi invernali ed abbondanti in primavera. Ne ha risentito molto la produzione in termini quantitativi, con un calo del 35% rispetto all’annata precedente. Altro fattore determinante alla scarsezza produttiva di questa vendemmia, iniziata il 15 ottobre, è stato l’attacco di peronospera in fase di allegagione. Tuttavia la qualità delle uve, e del vino prodotto successivamente, è stata eccellente.

Vinificazione

La vendemmia, svolta manualmente in cassette, viene effettuata durante la terza decade di ottobre. I grappoli vengono prima sottoposti a un tavolo di selezione e conferite in cantina per la diraspatura, sfruttando la forza gravitazionale per caduta. La vinificazione viene condotta in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Successivamente il vino è posto in affinamento in acciaio per un periodo di circa 6 mesi, prima di essere messo in bottiglia.

Note organolettiche

COLORE

Rubino brillante dalle vivaci sfumature violacee.

OLFATTO
Si propone con delle note tipicamente minerali, maturo ed elegante, alternando profumi intensi e ben delineati di ribes nero, mirtilli, prugna in confettura, ciliegia nera, liquirizia, pepe e violetta appassita.
PALATO

Ben equilibrato, armonioso, incede con energia e vivacità, ricco e raffinato, dotato di tannini soavi e di ragguardevole lignaggio; da sottolineare la lunga persistenza aromatica e la chiusura appagante e “succosa”.

ULTIMI PREMI VINTI

2020

2020

93 pt

2019

93 pt

2019

93 pt

Premi e Riconoscimenti

  • Berebene Premio qualità prezzo
  • James Suckling: 93pt
  • James Suckling: 93 pt
  • I Vini Veronelli: 3 Stelle Rosse
  • International Wine Report: 93 pt
  • WinesCritic: 91 pt
  • Wine Spectator: 89 pt
  • James Suckling: 93 pt
  • International Wine Report: 93 punti
  • James suckling: 92 punti
  • Falstaff: 88 punti
  • Berebene 2019 del Gambero Rosso: Premio Qualità Prezzo 
  • James Suckling: 92 punti
  • International Wine Report: 92 punti
  • Wine Enthusiast: 89 punti
  • James Suckling: 91 punti
  • Vinous: 90 punti
  • Wine Enthusiast: 89 punti
  • Robert Parker Wine Advocate: 89 punti
  • Falstaff: 90 punti
  • Wine Spectator: 88 punti
  • Luigi Veronelli: grande esordio
  • Annuario dei Migliori Vini Italiani: 87 punti
  • Robert Parker: 89 punti
  • Annuario dei Migliori Vini Italiani: 88 punti – Miglior Produttore dell’Anno
  • Bibenda: 3 grappoli
  • Luigi Veronelli: 3 Stelle Rosse
  • Robert Parker: 90 punti
  • Wine Spectator: 86 punti

I VINI DEL VULCANO

TUTTI
Bianchi
Rossi
Rosati
Spumanti

Scrigno

Ogni bottiglia di Signum Aetnae è conservata all’interno di un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, uno scrigno che conferisce un tocco di lusso e raffinatezza al pezzo da collezione. Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.

Authentication code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

Verification code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

QR Code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

Pergamena

La pergamena custodita all’interno dello scrigno di Signum Aetnae rappresenta la certificazione della datazione dell’età media delle piante da parte dell’Università degli Studi di Palermo. Si tratta di un documento ufficiale di assoluto pregio, scaricabile anche in versione PDF.

Pieghevole

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo contenente dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae (S-NFT). Un vademecum che spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per i collezionisti del vino.

Carta velina e sigillo

La bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. La carta utilizzata da un lato protegge l’etichetta durante il trasporto, e dall’altro rende indimenticabile l’esperienza di apertura del logo-sigillo.

Cofanetto

Ogni bottiglia di Signum Aetnae è accompagnata da un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, che aggiunge un tocco di lusso e raffinatezza.
Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.

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