Etna bianco DOC

LE SABBIE DELL’ETNA BIANCO

Il Sabbie dell’Etna bianco è fine blend di Carricante e Catarratto. Questo bianco di alta quota è frutto di filari di più contrade dell’ Etna DOC. Al calice, sprigiona l’ intensità del floreale agrumi, e di erbe di montagna che evocano il Terroir di provenienza. Al gusto è un vino che sorprende per la buona struttura suggerendo sensazioni di sapidità e discreta persistenza aromatica media.

Etna bianco DOC

LE SABBIE DELL’ETNA BIANCO

Il Sabbie dell’Etna bianco è fine blend di Carricante e Catarratto. Questo bianco di alta quota è frutto di filari di più contrade dell’ Etna DOC. Al calice, sprigiona l’ intensità del floreale agrumi, e di erbe di montagna che evocano il Terroir di provenienza. Al gusto è un vino che sorprende per la buona struttura suggerendo sensazioni di sapidità e discreta persistenza aromatica media.

Le Contrade

La natura microbiologica e microchimica delle colate laviche differisce molto nel suo concentrato di elementi, non solo in corrispondenza di una specifica fascia temporale durante la quale ha avuto luogo l’attività magmatica, ma anche funzionalmente a una determinata zona del vulcano interessata dai fenomeni eruttivi. Da ciò ne scaturisce un quadro pedologico assai variegato e di conseguenza una dotazione di microelementi molto variegata, che tanto in viticoltura come in enologia, assicura una molteplice lettura dello stesso Terroir di appartenenza. Ciò sta a significare, che è possibile che uno stesso vitigno possa dare luogo a vini completamente diversi a seconda delle aree, meglio chiamate e conosciute come, “contrade” dove sono ubicati i vigneti. Le vigne dell’azienda sono ripartite su 12 Contrade, con caratteristiche pedoclimatiche molto differenti che permettono di sostentare una produzione variegata e sempre d’eccellenza.
ZONA DI PRODUZIONE

Castiglione di Sicilia - Randazzo

ALTIMETRIA

da 590 - 720 mt

ESPOSIZIONE

Nord / Nord-Est

ANNATE

Sul versante nord-est del Vulcano, la stagione di crescita delle piante è stata contraddistinta da una primavera dalla temperatura mite e con scarsità di piogge, seguita da un’estate più secca del solito. Per quanto riguarda l’Etna, tali condizioni hanno favorito un’ottimale maturazione dell’uva.
La raccolta è iniziata a metà agosto per le varietà internazionali coltivate vicino al mare, e successivamente a metà settembre sull’Etna con la vendemmia di Carricante e del Nerello Mascalese per la produzione di vini rosati. Il periodo della vendemmia per le uve rosse è stato particolarmente prolungato, avviandosi in anticipo e terminando nell’ultima parte di ottobre con il Nerello Mascalese sull’Etna, anche grazie a una riduzione del 75% delle normali piogge di settembre e ottobre. Per quanto riguarda il Carricante, la raccolta è avvenuta qualche giorno prima rispetto alla media. L’annata 2022, caratterizzata da una maggiore aridità, ha determinato un’anticipazione della fase di maturazione, successivamente rallentata da alcune precipitazioni a agosto. Queste ultime hanno contribuito a favorire una notevole concentrazione aromatica e un eccellente equilibrio acido delle uve. Complessivamente, si osserva una produzione di vini di maggiore struttura rispetto alla media.

La Vendemmia 2021, dopo una primavera mite, lo scirocco ha mostrato la sua forza che, insieme alla diminuzione delle piogge, ha anticipato la vendemmia di circa una settimana. Grazie soprattutto all’altitudine, all’esposizione ai venti del Nord e all’escursione termica, c’è stato un leggero calo della produzione, ma con una qualità delle uve eccellente. Il vino presenta finezza olfattiva e un buon equilibrio acidico, minerale e di grande piacevolezza.

La vendemmia 2020 sul versante nord-orientale del Vulcano è stata regolare, grazie ad un andamento climatico che ha registrato temperature al di sotto della media stagionale (unica eccezione la prima decade di agosto) e abbondanti precipitazioni che ne hanno leggermente posticipato la fase di maturazione e di raccolta. Le escursioni termiche – particolarmente accentuate, specie nel periodo primaverile – hanno poi determinato una qualità particolarmente alta delle uve garantendo ai vini profili aromatici intensi e complessi. Il Carricante e il Catarratto, le due varietà a bacca bianca, simbolo della viticoltura etnea, sono state vendemmiate tra la prima e la seconda decade di ottobre. Il vino presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso spiccate note floreali di ginestra, mimosa e pera, al palato ha una buona acidità, fresco, nel complesso è armonico con spiccate note minerali.

L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti, e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media. Durante il processo di maturazione si è registrato un innalzamento del livello di zuccheri e della componente dei precursori degli aromi nelle uve grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tali evidenze attribuiscono all’annata caratteristiche di ottimo equilibrio tra la componente olfattiva (aromi) e gustativa (rapporto alcol/freschezza).
Le uve di Carricante e Catarratto, raccolte ai primi dei ottobre, hanno registrato una più lenta maturazione ed hanno goduto di importanti escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo l’accumulo di sostanze aromatiche e inoltre, grazie alle temperature più basse, abbiamo avuto una minore degradazione acidica, con vini più minerali.
Le operazioni di raccolta sono iniziate con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto all’annata precedente.
Il vino si presenta dal colore giallo scarico con riflessi verdi, al naso si presenta con spiccate note floreali che ricorda la ginestra, note fruttate che ricordano la pera, al palato ha una buona acidità quindi ottima freschezza, nel complesso è armonico con spiccate note minerali.

L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del mal tempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali. Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’ umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. La vendemmia delle varietà a bacca bianca è iniziata nella prima decade di ottobre. Le marcate altitudini di Carricante e Catarratto, cui vigneti sono posti tra i 750 e gli 850 mt s.l.m. conformemente alle variabili climatiche dell’annata 2018 hanno favorito il lento accumulo di precursori aromatici di queste preziose varietà a bacca bianca che regaleranno note di freschezza e di mineralità nel calice.

Nell’estate 2017, il caldo anomalo che ha colpito tutta Italia ha influenzato anche la viticoltura di montagna di Cavanera Etnea, anticipando le tradizionali epoche di maturazione delle uve e, di conseguenza, la vendemmia. Ciò, ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini, con risultati in bottiglia che incontrano le moderne tendenze internazionali. L’autoctono Carricante, allevato a nord del vulcano, ha mostrato grande resistenza all’ondata di calore, distinguendosi per dei grappoli meno turgidi, caratterizzati da una maggiore concentrazione di componenti qualitative: il profilo del suo patrimonio aromatico è rimasto pressoché inalterato. Lo stesso vale per il Catarratto che, pur sottoposto a condizioni climatiche eccezionali, ha riconfermato la grande capacità di saper donare, insieme al Carricante, bianchi sapidi dalla spiccata mineralità e dotazione aromatica.

La vendemmia ha avuto risultati straordinari sull’Etna. L’estate è stata fresca, cadenzata da qualche pioggia, rendendo così perfette e sane le uve prodotte. La vendemmia è iniziata circa otto giorni prima e si è conclusa una settimana prima rispetto ai tempi stabiliti, evitando le piogge di ottobre. In termini quantitativi siamo in linea con l’annata 2015 ma a livello qualitativo i vini ottenuti sono bianchi molto aromatici con un’eccellente acidità. il Nerello Mascalese ha rivelato colori brillanti, senza eccessi alcol; le basi per metodo classico hanno un tenore in acido malico più alto rispetto l’annata 2015.

L’inverno è stato rigido con abbondanti precipitazioni , Anche la primavera è stata molto piovosa con temperature al di sotto della media stagionale, questo ha portato a un germogliamento più tardivo. Ottima è stata la ripresa vegetativa le alte temperature di Maggio e Giugno hanno sfruttato per una splendida fioritura seguita da una ottima allegagione. La grandinata che si è abbattuta il 9 giugno ha riportato fortunatamente pochi danni limitati alla vegetazione. A livello sanitario l’annata si è presentata con ottima, con uve sane, senza attacchi parassitari. Le abbondanti piogge di agosto e l’abbassamento delle temperature ha fatto pensare ad una vendemmia difficile, invece hanno creato una riserva di acqua che ha permesso di arrivare a settembre con una buona vitalità nelle piante. In generale è stata un’annata molto interessante con un livello qualitativo molto alto.
Vendemmia dell’uva Carricante: 6/9 Ottobre 2015.

L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, premettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva). Ottima vendemmia anche se meno produttiva.
L’annata si è presentata ottima per l’ottenimento della base spumante Gaudensius. I vini bianchi sono molto eleganti minerali, i vini rossi con ottima struttura grazie all’ eccellente maturazione fenolica.

L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale. Data di raccolta : 8 Ottobre.

Le favorevoli condizioni climatiche di questa annata hanno permesso un’ottima e squisita maturazione delle uve indigene di Carricante e Catarratto. L’inverno si è presentato freddo e con piogge non molto abbondanti, seguito da una primavera con temperature nella norma, preparando al meglio le viti per una resa ottimale. In estate si è registrato un clima caldo che ha equilibrato il processo di maturazione i, conferendone energia e vitalità. La seconda decade di ottobre ha dato inizio alla vendemmia che ha portato un frutto sano e integro di straordinario potenziale, che ha innalzato la meritata fama dei vini Firriato. Il processo di lavorazione delle uve è avvenuto in cantina con la pressatura dei grappoli appena raccolti. E’ seguita la fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio di media dimensione e successivamente l’affinamento sulle fecce per 2 mesi. Dopo l’imbottigliamento il vino è stato ulteriormente affinato per 2 mesi quindi è stato introdotto sul mercato.

Le condizioni climatiche sono state abbastanza stabili, consentendo un inverno con temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti. Le piogge sono state abbondanti nei mesi primaverili, preparando al meglio la vigna, che ha concesso uve di ottimale maturazione e sane. Tuttavia, la vendemmia, avvenuta manualmente tra la II e la III decade di ottobre, ha registrato un calo di produzione del 15% , per le ridotte dimensioni del grappolo. In termini qualitativi non c’è dubbio che sia stata un’annata eccellente.

Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha insinuato la possibilità di un frutto non conforme alla sua nota perfezione, ma grazie all’intervento di propizie precipitazioni alla fine si settembre, il raccolto non ha deluso le aspettative. Il periodo vendemmiale è trascorso con temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e con piogge abbondanti, distinguendosi per un ritardo di qualche giorno nelle operazioni di raccolta a mano dell’uva, a causa della sua maturazione lenta.

Il germogliamento delle piante ha riscontrato un posticipo rispetto alle annate precedenti in conseguenza dell’andamento climatico favorevole del 2009. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.

Sul versante nord-est del Vulcano, la stagione di crescita delle piante è stata contraddistinta da una primavera dalla temperatura mite e con scarsità di piogge, seguita da un’estate più secca del solito. Per quanto riguarda l’Etna, tali condizioni hanno favorito un’ottimale maturazione dell’uva.
La raccolta è iniziata a metà agosto per le varietà internazionali coltivate vicino al mare, e successivamente a metà settembre sull’Etna con la vendemmia di Carricante e del Nerello Mascalese per la produzione di vini rosati. Il periodo della vendemmia per le uve rosse è stato particolarmente prolungato, avviandosi in anticipo e terminando nell’ultima parte di ottobre con il Nerello Mascalese sull’Etna, anche grazie a una riduzione del 75% delle normali piogge di settembre e ottobre. Per quanto riguarda il Carricante, la raccolta è avvenuta qualche giorno prima rispetto alla media. L’annata 2022, caratterizzata da una maggiore aridità, ha determinato un’anticipazione della fase di maturazione, successivamente rallentata da alcune precipitazioni a agosto. Queste ultime hanno contribuito a favorire una notevole concentrazione aromatica e un eccellente equilibrio acido delle uve. Complessivamente, si osserva una produzione di vini di maggiore struttura rispetto alla media.

La Vendemmia 2021, dopo una primavera mite, lo scirocco ha mostrato la sua forza che, insieme alla diminuzione delle piogge, ha anticipato la vendemmia di circa una settimana. Grazie soprattutto all’altitudine, all’esposizione ai venti del Nord e all’escursione termica, c’è stato un leggero calo della produzione, ma con una qualità delle uve eccellente. Il vino presenta finezza olfattiva e un buon equilibrio acidico, minerale e di grande piacevolezza.

La vendemmia 2020 sul versante nord-orientale del Vulcano è stata regolare, grazie ad un andamento climatico che ha registrato temperature al di sotto della media stagionale (unica eccezione la prima decade di agosto) e abbondanti precipitazioni che ne hanno leggermente posticipato la fase di maturazione e di raccolta. Le escursioni termiche – particolarmente accentuate, specie nel periodo primaverile – hanno poi determinato una qualità particolarmente alta delle uve garantendo ai vini profili aromatici intensi e complessi. Il Carricante e il Catarratto, le due varietà a bacca bianca, simbolo della viticoltura etnea, sono state vendemmiate tra la prima e la seconda decade di ottobre. Il vino presenta un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso spiccate note floreali di ginestra, mimosa e pera, al palato ha una buona acidità, fresco, nel complesso è armonico con spiccate note minerali.

L’annata 2019 risente in generale dell’andamento climatico più freddo e piovoso rispetto alle medie degli ultimi anni. Le temperature sono state sotto la media stagionale nel periodo della fioritura e anche durante la maturazione si sono registrate condizioni climatiche favorevoli. Lo sviluppo vegetativo delle piante è stato ottimale, con chiome perfettamente funzionanti, e una riduzione del peso medio del grappolo che ha favorito un innalzamento della qualità media. Durante il processo di maturazione si è registrato un innalzamento del livello di zuccheri e della componente dei precursori degli aromi nelle uve grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tali evidenze attribuiscono all’annata caratteristiche di ottimo equilibrio tra la componente olfattiva (aromi) e gustativa (rapporto alcol/freschezza).
Le uve di Carricante e Catarratto, raccolte ai primi dei ottobre, hanno registrato una più lenta maturazione ed hanno goduto di importanti escursioni termiche tra giorno e notte, favorendo l’accumulo di sostanze aromatiche e inoltre, grazie alle temperature più basse, abbiamo avuto una minore degradazione acidica, con vini più minerali.
Le operazioni di raccolta sono iniziate con un ritardo medio di 8-10 giorni rispetto all’annata precedente.
Il vino si presenta dal colore giallo scarico con riflessi verdi, al naso si presenta con spiccate note floreali che ricorda la ginestra, note fruttate che ricordano la pera, al palato ha una buona acidità quindi ottima freschezza, nel complesso è armonico con spiccate note minerali.

L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del mal tempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali. Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’ umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. La vendemmia delle varietà a bacca bianca è iniziata nella prima decade di ottobre. Le marcate altitudini di Carricante e Catarratto, cui vigneti sono posti tra i 750 e gli 850 mt s.l.m. conformemente alle variabili climatiche dell’annata 2018 hanno favorito il lento accumulo di precursori aromatici di queste preziose varietà a bacca bianca che regaleranno note di freschezza e di mineralità nel calice.

Nell’estate 2017, il caldo anomalo che ha colpito tutta Italia ha influenzato anche la viticoltura di montagna di Cavanera Etnea, anticipando le tradizionali epoche di maturazione delle uve e, di conseguenza, la vendemmia. Ciò, ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini, con risultati in bottiglia che incontrano le moderne tendenze internazionali. L’autoctono Carricante, allevato a nord del vulcano, ha mostrato grande resistenza all’ondata di calore, distinguendosi per dei grappoli meno turgidi, caratterizzati da una maggiore concentrazione di componenti qualitative: il profilo del suo patrimonio aromatico è rimasto pressoché inalterato. Lo stesso vale per il Catarratto che, pur sottoposto a condizioni climatiche eccezionali, ha riconfermato la grande capacità di saper donare, insieme al Carricante, bianchi sapidi dalla spiccata mineralità e dotazione aromatica.

La vendemmia ha avuto risultati straordinari sull’Etna. L’estate è stata fresca, cadenzata da qualche pioggia, rendendo così perfette e sane le uve prodotte. La vendemmia è iniziata circa otto giorni prima e si è conclusa una settimana prima rispetto ai tempi stabiliti, evitando le piogge di ottobre. In termini quantitativi siamo in linea con l’annata 2015 ma a livello qualitativo i vini ottenuti sono bianchi molto aromatici con un’eccellente acidità. il Nerello Mascalese ha rivelato colori brillanti, senza eccessi alcol; le basi per metodo classico hanno un tenore in acido malico più alto rispetto l’annata 2015.

L’inverno è stato rigido con abbondanti precipitazioni , Anche la primavera è stata molto piovosa con temperature al di sotto della media stagionale, questo ha portato a un germogliamento più tardivo. Ottima è stata la ripresa vegetativa le alte temperature di Maggio e Giugno hanno sfruttato per una splendida fioritura seguita da una ottima allegagione. La grandinata che si è abbattuta il 9 giugno ha riportato fortunatamente pochi danni limitati alla vegetazione. A livello sanitario l’annata si è presentata con ottima, con uve sane, senza attacchi parassitari. Le abbondanti piogge di agosto e l’abbassamento delle temperature ha fatto pensare ad una vendemmia difficile, invece hanno creato una riserva di acqua che ha permesso di arrivare a settembre con una buona vitalità nelle piante. In generale è stata un’annata molto interessante con un livello qualitativo molto alto.
Vendemmia dell’uva Carricante: 6/9 Ottobre 2015.

L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, premettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva). Ottima vendemmia anche se meno produttiva.
L’annata si è presentata ottima per l’ottenimento della base spumante Gaudensius. I vini bianchi sono molto eleganti minerali, i vini rossi con ottima struttura grazie all’ eccellente maturazione fenolica.

L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale. Data di raccolta : 8 Ottobre.

Le favorevoli condizioni climatiche di questa annata hanno permesso un’ottima e squisita maturazione delle uve indigene di Carricante e Catarratto. L’inverno si è presentato freddo e con piogge non molto abbondanti, seguito da una primavera con temperature nella norma, preparando al meglio le viti per una resa ottimale. In estate si è registrato un clima caldo che ha equilibrato il processo di maturazione i, conferendone energia e vitalità. La seconda decade di ottobre ha dato inizio alla vendemmia che ha portato un frutto sano e integro di straordinario potenziale, che ha innalzato la meritata fama dei vini Firriato. Il processo di lavorazione delle uve è avvenuto in cantina con la pressatura dei grappoli appena raccolti. E’ seguita la fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio di media dimensione e successivamente l’affinamento sulle fecce per 2 mesi. Dopo l’imbottigliamento il vino è stato ulteriormente affinato per 2 mesi quindi è stato introdotto sul mercato.

Le condizioni climatiche sono state abbastanza stabili, consentendo un inverno con temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti. Le piogge sono state abbondanti nei mesi primaverili, preparando al meglio la vigna, che ha concesso uve di ottimale maturazione e sane. Tuttavia, la vendemmia, avvenuta manualmente tra la II e la III decade di ottobre, ha registrato un calo di produzione del 15% , per le ridotte dimensioni del grappolo. In termini qualitativi non c’è dubbio che sia stata un’annata eccellente.

Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha insinuato la possibilità di un frutto non conforme alla sua nota perfezione, ma grazie all’intervento di propizie precipitazioni alla fine si settembre, il raccolto non ha deluso le aspettative. Il periodo vendemmiale è trascorso con temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e con piogge abbondanti, distinguendosi per un ritardo di qualche giorno nelle operazioni di raccolta a mano dell’uva, a causa della sua maturazione lenta.

Il germogliamento delle piante ha riscontrato un posticipo rispetto alle annate precedenti in conseguenza dell’andamento climatico favorevole del 2009. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.

Vinificazione

Dalla vendemmia di più contrade, annualmente svolta qualche settimana dopo l’entrata dell’autunno, i grappoli vengono diraspati e pressati sofficemente. Dopo una fermentazione di 15 giorni a temperatura controllata, il vino viene affinato sur lie in serbatoi di acciaio inox con agitazione giornaliera. Segue un affinamento in bottiglia di circa 6 mesi.

Note organolettiche

COLORE

Giallo paglierino con riflessi verdognoli.

OLFATTO

Potente con richiami netti floreali gialli di mimosa e ginestra che ben esaltano le nuance fruttate di pesca bianca, pera matura e pesca.

PALATO
È un vino dal gusto pieno e ricco con una persistente linea sapida. Di lunga espressione, per freschezza e fragranza, avvolge il palato in un unicum che solo la vocazione varietale dei suoi uvaggi è capace di generare.

ULTIMI PREMI VINTI

2022

91 pt

2021

92 pt

2020

92 pt

2020

90 pt

Premi e Riconoscimenti

  • James Suckling: 91 punti
  • James Suckling: 92 punti
  • James Suckling: 91 punti
  • International Wine Report: 92 punti
  • Bacchus: 90 punti
  • Wine Enthusiast: 90 punti
  • Wine Spectator: 87 punti
  • Wine Enthusiast: 90 punti
  • James Suckling: 91 punti
  • International Wine Report: 92 punti
  • James suckling: 91 punti
  • Decanter Wine Awards (DWWW): 88 punti
  • Falstaff: 89 punti
  • Wine Enthusiast: 88 punti
  • International Wine Report: 93 punti
  • James suckling: 92 punti
  • Falstaff: 88 punti
  • Berebene 2019 del Gambero Rosso: Premio Qualità Prezzo 
  • James Suckling: 91 punti
  • Decanter Awards: 87 punti
  • Wine Enthusiast: 89 punti
  • Wine Spectator: 88 punti
  • Luigi Veronelli: grande esordio
  • Wine Spectator: 87 punti
  • Annuario dei Migliori Vini Italiani: 86 punti
  • Robert Parker: 88 punti
  • Bibenda: 3 grappoli
  • Wine Spectator: 87 punti
  • Robert Parker: 88 punti

I VINI DEL VULCANO

TUTTI
Bianchi
Rossi
Rosati
Spumanti

Scrigno

Ogni bottiglia di Signum Aetnae è conservata all’interno di un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, uno scrigno che conferisce un tocco di lusso e raffinatezza al pezzo da collezione. Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.

Authentication code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

Verification code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

QR Code

All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.

Pergamena

La pergamena custodita all’interno dello scrigno di Signum Aetnae rappresenta la certificazione della datazione dell’età media delle piante da parte dell’Università degli Studi di Palermo. Si tratta di un documento ufficiale di assoluto pregio, scaricabile anche in versione PDF.

Pieghevole

All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo contenente dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae (S-NFT). Un vademecum che spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per i collezionisti del vino.

Carta velina e sigillo

La bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. La carta utilizzata da un lato protegge l’etichetta durante il trasporto, e dall’altro rende indimenticabile l’esperienza di apertura del logo-sigillo.

Cofanetto

Ogni bottiglia di Signum Aetnae è accompagnata da un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, che aggiunge un tocco di lusso e raffinatezza.
Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.

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