Cru di Carricante e Catarratto provenienti da antiche vigne dell’Etna, allevati con specifiche pratiche agronomiche volte a esaltare la franchezza e le caratteristiche uniche che rende inconfondibile il profilo del Terroir Etna. Un bianco longevo, che nasce dalla meticolosità con cui ciascuna pianta viene indotta, attraverso la copertura dei grappoli, a rallentare il processo di maturazione delle uve, con il fine di favorire un graduale accumulo aromatico. Un’Etna DOC definito, verticale, bilanciato nelle sue componenti di acidità e morbidezza, sapido e dalla lunga persistenza.
Cru di Carricante e Catarratto provenienti da antiche vigne dell’Etna, allevati con specifiche pratiche agronomiche volte a esaltare la franchezza e le caratteristiche uniche che rende inconfondibile il profilo del Terroir Etna. Un bianco longevo, che nasce dalla meticolosità con cui ciascuna pianta viene indotta, attraverso la copertura dei grappoli, a rallentare il processo di maturazione delle uve, con il fine di favorire un graduale accumulo aromatico. Un’Etna DOC definito, verticale, bilanciato nelle sue componenti di acidità e morbidezza, sapido e dalla lunga persistenza.
Contrada Verzella
da 650 a 730 metri s.l.m.
Nord-Est
Nel corso del 2021, dopo una primavera mite, lo scirocco ha manifestato la propria forza, causando una riduzione delle precipitazioni e anticipando la vendemmia di circa una settimana.
Nonostante un leggero calo della produzione, attribuibile in gran parte all’altitudine e all’esposizione ai venti settentrionali, la qualità delle uve è risultata eccellente. Il vino ottenuto si contraddistingue per la sua raffinatezza olfattiva e un equilibrio acido e minerale che lo rende estremamente piacevole al palato.
Sull’Etna una vendemmia da ricordare, la migliore degli ultimi cinque anni. Quadro più che favorevole; a maggio inoltrato, si è verificata una quasi totale assenza di precipitazioni insieme ad una consistente diminuzione delle piogge – durante la seconda decade di giugno – che ha determinato un anticipo della raccolta, portando indietro l’epoca vendemmiale di circa una settimana rispetto al 2020.
Nelle dodici diverse contrade, in cui Firriato possiede un patrimonio di condizioni pedoclimatiche differenziate, la raccolta è cominciata, nella terza decade di settembre ed è proseguita durante la prima settimana di ottobre con il Carricante e Catarratto per la produzione del Cru aziendale Cavanera Ripa di Scorciavacca Etna Bianco DocQuest’anno, in vista del cambiamento stagionale e delle forti incertezze climatiche, si è deciso di non esporre troppo i grappoli per difenderli dalle scottature e da possibili temporali e grandinate.
L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del maltempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali.
Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. L’arrivo delle forti ed abbondanti piogge a partire da fine settembre hanno giocato un ruolo positivo soprattutto per il Carricante.
Nell’estate 2017, il caldo anomalo che ha colpito tutta Italia ha influenzato anche la viticoltura di montagna di Cavanera Etnea, anticipando le tradizionali epoche di maturazione delle uve e, di conseguenza, la vendemmia. Ciò, ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini, con risultati in bottiglia che incontrano le moderne tendenze internazionali. L’autoctono Carricante, allevato a nord del vulcano, ha mostrato grande resistenza all’ondata di calore, distinguendosi per dei grappoli meno turgidi, caratterizzati da una maggiore concentrazione di componenti qualitative: il profilo del suo patrimonio aromatico è rimasto pressoché inalterato.
Lo stesso vale per il Catarratto che, pur sottoposto a condizioni climatiche eccezionali, ha riconfermato la grande capacità di saper donare, insieme al Carricante, bianchi sapidi dalla spiccata mineralità e dotazione aromatica.
Annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato con temperature estive che sono sempre rimaste al di sotto della media stagionale, con assenza di ondate di calore sul versante orientale della Sicilia. Nella zona dell’Etna la vendemmia è iniziata alla fine di settembre, mese interessato da precipitazioni a carattere sparso ma non persistente, e si è protratta sino a ottobre, caratterizzato, invece, da giornate assolate e un clima moderatamente asciutto. La qualità delle uve bianche è risultata ottimale dal punto di vista fitosanitario grazie ad una maturazione lenta e perfettamente equilibrata dei grappoli che lascia presagire bianchi profumati, dall’ ottimo equilibrio fra morbidezza e freschezza, autentica espressione del Terroir etneo.
L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, permettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva). Ottima vendemmia anche se meno produttiva.
L’annata si è presentata ottima per le uve a bacca bianca. Conseguentemente i vini sono molto eleganti minerali, i vini rossi con ottima struttura grazie all’ eccellente maturazione fenolica.
L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale.
Data di raccolta: 10 Ottobre
Le favorevoli condizioni climatiche di questa annata hanno permesso un’ottima e squisita maturazione delle uve indigene di Carricante e Catarratto. L’inverno si è presentato sul versante nord orientale del vulcano freddo e con piogge non molto abbondanti, seguito da una primavera con temperature nella norma, preparando al meglio le viti per una resa ottimale. In estate si è registrato un clima caldo che ha equilibrato il processo di maturazione dei vitigni, conferendone energia e vitalità. La seconda decade di ottobre ha dato inizio alla vendemmia.
La sua vinificazione è iniziata con una pressatura soffice delle uve alla quale è seguita la fermentazione a temperatura controllata. Si è proseguito con l’affinamento sulle fecce con agitazione giornaliera per circa 4 mesi, e dopo l’imbottigliamento il vino è stato ulteriormente affinato per 3 mesi dopo i quali è stato inserito sul mercato.
Le condizioni climatiche sono state abbastanza stabili, consentendo un inverno con temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti. Le piogge sono state abbondanti nei mesi primaverili, preparando al meglio la vigna, che ha concesso uve di ottimale maturazione e sane. Tuttavia, la vendemmia, avvenuta manualmente tra la II e la III decade di ottobre, ha registrato un calo di produzione del 15%, per le ridotte dimensioni del grappolo. In termini qualitativi non c’è dubbio che sia stata un’annata eccellente.
Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha insinuato la possibilità di un frutto non conforme alla sua nota perfezione, ma grazie all’intervento di propizie precipitazioni alla fine si settembre, il raccolto non ha deluso le aspettative. Il periodo vendemmiale è trascorso con temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e con piogge abbondanti, distinguendosi per un ritardo di qualche giorno nelle operazioni di raccolta a mano dell’uva, a causa della sua maturazione lenta.
Il germogliamento delle piante ha riscontrato un posticipo rispetto alle annate precedenti in conseguenza dell’andamento climatico favorevole durante l’anno. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.
Nel corso del 2021, dopo una primavera mite, lo scirocco ha manifestato la propria forza, causando una riduzione delle precipitazioni e anticipando la vendemmia di circa una settimana.
Nonostante un leggero calo della produzione, attribuibile in gran parte all’altitudine e all’esposizione ai venti settentrionali, la qualità delle uve è risultata eccellente. Il vino ottenuto si contraddistingue per la sua raffinatezza olfattiva e un equilibrio acido e minerale che lo rende estremamente piacevole al palato.
Sull’Etna una vendemmia da ricordare, la migliore degli ultimi cinque anni. Quadro più che favorevole; a maggio inoltrato, si è verificata una quasi totale assenza di precipitazioni insieme ad una consistente diminuzione delle piogge – durante la seconda decade di giugno – che ha determinato un anticipo della raccolta, portando indietro l’epoca vendemmiale di circa una settimana rispetto al 2020.
Nelle dodici diverse contrade, in cui Firriato possiede un patrimonio di condizioni pedoclimatiche differenziate, la raccolta è cominciata, nella terza decade di settembre ed è proseguita durante la prima settimana di ottobre con il Carricante e Catarratto per la produzione del Cru aziendale Cavanera Ripa di Scorciavacca Etna Bianco DocQuest’anno, in vista del cambiamento stagionale e delle forti incertezze climatiche, si è deciso di non esporre troppo i grappoli per difenderli dalle scottature e da possibili temporali e grandinate.
L’andamento climatico dei primi mesi del 2018 si è contraddistinto per un inverno mite e una primavera con temperature nella media. L’estate, al contrario, è stata all’insegna della pioggia e del maltempo. Le precipitazioni sono state più abbondanti e particolarmente concentrate a giugno, mese più piovoso degli ultimi trent’anni, stando alle medie regionali.
Nonostante le piogge d’inizio estate, i vigneti dell’Etna hanno beneficiato di favorevoli condizioni climatiche, preservando le uve nei passaggi più delicati dello sviluppo e della maturazione del frutto. Il mese di settembre ha registrato un lieve innalzamento dell’umidità e delle temperature minime rispetto allo scorso anno, senza però mai arrecare particolari problemi fitosanitari. Nel complesso, lo sviluppo vegeto-produttivo è stato regolare, con le piante che hanno ripreso una migliore vigoria ripristinando i potenziali produttivi che si erano abbassati l’anno precedente a causa di importanti stress termici e idrici. L’arrivo delle forti ed abbondanti piogge a partire da fine settembre hanno giocato un ruolo positivo soprattutto per il Carricante.
Nell’estate 2017, il caldo anomalo che ha colpito tutta Italia ha influenzato anche la viticoltura di montagna di Cavanera Etnea, anticipando le tradizionali epoche di maturazione delle uve e, di conseguenza, la vendemmia. Ciò, ha permesso di preservare l’acidità e la freschezza degli acini, con risultati in bottiglia che incontrano le moderne tendenze internazionali. L’autoctono Carricante, allevato a nord del vulcano, ha mostrato grande resistenza all’ondata di calore, distinguendosi per dei grappoli meno turgidi, caratterizzati da una maggiore concentrazione di componenti qualitative: il profilo del suo patrimonio aromatico è rimasto pressoché inalterato.
Lo stesso vale per il Catarratto che, pur sottoposto a condizioni climatiche eccezionali, ha riconfermato la grande capacità di saper donare, insieme al Carricante, bianchi sapidi dalla spiccata mineralità e dotazione aromatica.
Annata indimenticabile grazie soprattutto ad un clima pressoché uniforme e molto equilibrato con temperature estive che sono sempre rimaste al di sotto della media stagionale, con assenza di ondate di calore sul versante orientale della Sicilia. Nella zona dell’Etna la vendemmia è iniziata alla fine di settembre, mese interessato da precipitazioni a carattere sparso ma non persistente, e si è protratta sino a ottobre, caratterizzato, invece, da giornate assolate e un clima moderatamente asciutto. La qualità delle uve bianche è risultata ottimale dal punto di vista fitosanitario grazie ad una maturazione lenta e perfettamente equilibrata dei grappoli che lascia presagire bianchi profumati, dall’ ottimo equilibrio fra morbidezza e freschezza, autentica espressione del Terroir etneo.
L’andamento climatico è stato determinante per la qualità delle uve prodotte, dopo le piogge primaverili e d’inizio estate, le temperature si sono progressivamente avvicinate alle medie stagionali, ma senza picchi di caldo. Finalmente si è ritornati ad una annata più “stile Etna. Nel mese di settembre sono arrivate le piogge ma nonostante la preoccupazione che faceva pensare ad un’annata difficile, invece il mese di ottobre, fatidico mese della vendemmia è stato clemente con giornate assolate e senza pioggia, permettendo di portare in cantina delle uve dal punto di vista sanitario eccellenti con rapporti superficie fogliare/produzione in stato di assoluto equilibrio (circa 1mq di superficie fogliare per kg di uva). Ottima vendemmia anche se meno produttiva.
L’annata si è presentata ottima per le uve a bacca bianca. Conseguentemente i vini sono molto eleganti minerali, i vini rossi con ottima struttura grazie all’ eccellente maturazione fenolica.
L’annata si presenta fruttuosa, sia per quantità che soprattutto in qualità si sono ottenuti “vini di interessante profilo aromatico”. A causa del clima la raccolta si è protratta fino all’ultima settimana di settembre. L’annata 2013 ha permesso una raccolta più lenta e quindi una maturazione graduale.
Data di raccolta: 10 Ottobre
Le favorevoli condizioni climatiche di questa annata hanno permesso un’ottima e squisita maturazione delle uve indigene di Carricante e Catarratto. L’inverno si è presentato sul versante nord orientale del vulcano freddo e con piogge non molto abbondanti, seguito da una primavera con temperature nella norma, preparando al meglio le viti per una resa ottimale. In estate si è registrato un clima caldo che ha equilibrato il processo di maturazione dei vitigni, conferendone energia e vitalità. La seconda decade di ottobre ha dato inizio alla vendemmia.
La sua vinificazione è iniziata con una pressatura soffice delle uve alla quale è seguita la fermentazione a temperatura controllata. Si è proseguito con l’affinamento sulle fecce con agitazione giornaliera per circa 4 mesi, e dopo l’imbottigliamento il vino è stato ulteriormente affinato per 3 mesi dopo i quali è stato inserito sul mercato.
Le condizioni climatiche sono state abbastanza stabili, consentendo un inverno con temperature nella media e precipitazioni inferiori rispetto alle annate precedenti. Le piogge sono state abbondanti nei mesi primaverili, preparando al meglio la vigna, che ha concesso uve di ottimale maturazione e sane. Tuttavia, la vendemmia, avvenuta manualmente tra la II e la III decade di ottobre, ha registrato un calo di produzione del 15%, per le ridotte dimensioni del grappolo. In termini qualitativi non c’è dubbio che sia stata un’annata eccellente.
Il clima dell’annata 2010 è stato caratterizzato da un inverno con temperature nella norma e scarse piogge e una primavera mite e poco piovosa. La siccità della stagione estiva ha insinuato la possibilità di un frutto non conforme alla sua nota perfezione, ma grazie all’intervento di propizie precipitazioni alla fine si settembre, il raccolto non ha deluso le aspettative. Il periodo vendemmiale è trascorso con temperature fresche, oscillanti tra i 20 e i 22°C, e con piogge abbondanti, distinguendosi per un ritardo di qualche giorno nelle operazioni di raccolta a mano dell’uva, a causa della sua maturazione lenta.
Il germogliamento delle piante ha riscontrato un posticipo rispetto alle annate precedenti in conseguenza dell’andamento climatico favorevole durante l’anno. La stagione autunnale è stata caratterizzata da un clima abbastanza rigido e da abbondanti piogge, frequenti anche in primavera. In questa prima fase la crescita delle viti ha subito un notevole rallentamento, procedendo regolarmente nei mesi estivi, molto caldi e umidi. Il ciclo vegetativo è stato costante e ha concesso l’ottima maturazione dei frutti, raccolti manualmente.
Color giallo paglierino intenso con riflessi verdi.
L’incantevole intensità dei suoi profumi si offre in nitide evoluzioni olfattive dai richiami di fiori gialli campestri, di ginestra e d’acacia, uniti a fruttate note di polpa bianca, di mela e pesca matura. Non meno importanti le nuance di erbe aromatiche. Soave e infinito, riluce per eleganza e corposità. Aristocratico, puro, si staglia tra i grandi bianchi d’altura.
Il fascino della sua essenza minerale non ha eguali. Splendido per il rigore stilistico che si distingue per potenza e rotondità. L’avvolgente sfericità dell’imponente struttura è un segno distintivo assoluto, tanto da renderlo vino archetipo del vulcano.
Corona
3 bicchieri
3 bicchieri
92 pt
Ogni bottiglia di Signum Aetnae è conservata all’interno di un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, uno scrigno che conferisce un tocco di lusso e raffinatezza al pezzo da collezione. Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.
All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.
All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.
All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.
All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.
All’interno del cofanetto, la bottiglia di Signum Aetnae è avvolta con cura in una delicata carta velina, che porta il logo del marchio e un sigillo di autenticità. Questo strato di carta protegge la bottiglia durante il trasporto e contribuisce a creare un’esperienza di apertura memorabile.
All’interno della confezione è presente un pieghevole informativo. Il pieghevole contiene dettagliate istruzioni sull’NFT (Non-Fungible Token) associato al vino Signum Aetnae. Spiega come accedere e godere di contenuti digitali esclusivi tramite l’uso dell’NFT, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati del vino.
Ogni bottiglia di Signum Aetnae è accompagnata da un sofisticato cofanetto in legno serigrafato, che aggiunge un tocco di lusso e raffinatezza.
Il cofanetto in legno è realizzato con maestria artigianale e rappresenta un elemento distintivo del packaging. La sua superficie è decorata con un motivo serigrafato di alta qualità che richiama l’identità del vino Signum Aetnae e dell’azienda Firriato.